Tipografia clandestina

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Castelnuovo, dopo l’armistizio italiano dell’8 settembre 1943, si trovò incluso nell’area dell’Italia centro-settentrionale che Benito Mussolini, appoggiato dalla Germania hitleriana, organizzò come Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.). Nella R.S.I. si sviluppò ampiamente la resistenza partigiana. In Castelnuovo, su iniziativa dello scrivente (ndr Geo Pistarino) e del collega Pier Silvio Viazzi (già ufficiale di complemento dell’esercito italiano) venne attivata, nel quadro del movimento G.L. – “Giustizia e Libertà”, una tipografia clandestina (presso la esistente tipografia – legatoria Machetta, in via Sotto Altino oggi via Manzoni). In questa, in previsione della liberazione della Valle Bormida per opera del movimento partigiano, si approntarono tre serie di francobolli che vennero poi emessi in diversi paesi della valle e circolarono negli uffici postali tra il 26 aprile ed il maggio 1945.

Una domenica di fine gennaio 1944, durante la celebrazione della Messa Grande in Parrocchia, officiata da Don Giuseppe Crosio, un drappello di militi della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana), di stanza a Cassine, fece irruzione nella chiesa per controllare i documenti degli uomini in età atta alle armi. Erano presenti diversi giovani, renitenti o disertori, che si diedero alla fuga, attraverso una porta sul retro della chiesa, lungo la strada Sotto Altino. Ultimi a fuggire Mario Aluigi e Sebastiano Cunietti che evitarono fortunosamente i colpi di fucile di un milite della G.N.R. appostato all’incrocio tra via Manzoni (Sotto Altino) e via Alfieri (Gorre).In tale circostanza venne invece catturato, con alcuni altri renitenti, Armando Ferraris. Questo, costretto ad arruolarsi nella G.N.R.,  messo al servizio della Prefettura di Alessandria, disertò alcuni giorni prima del 25 aprile 1945.

Appunti sulla resistenza del Prof. Geo Pistarino (1917 – 2008), membro C.L.L.N. di Castelnuovo Bormida e poi Presidente dello stesso nel periodo 25 aprile – maggio 1945. – stralcio -.

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