FRANCOBOLLI della RESISTENZA
(stampa, delibera e emissione in Castelnuovo Bormida)
Le emissioni dei CLN (Comitati di Liberazione Nazionale) sono costituite da francobolli sovrastampati, o stampati ex novo ad opera e su deliberazione dei CLN locali, verso la fine della II Guerra Mondiale. Le finalità che portarono alla nascita di queste emissioni sarebbero essenzialmente ascrivibili a motivi politici (eliminare ogni traccia dell’odiata repubblica sociale), patriottici, celebrativi della vittoria e della libertà, pubblicitari e commemorativi dei partigiani caduti. Varie le argomentazioni pro e contro la liceità filatelica e storico-postale di dette emissioni. Un autorevole studioso della materia (ndr: non viene citato il nome) riduce a otto le emissioni CLN degne di considerazione, poi, però, in pratica ne elimina ben sette con motivazioni svariate.
Restano le emissioni della Valle Bormida, da qualcuno ritenute le più serie, vere, storicamente valide, assistite da vari documenti, effettivamente viaggiati in tariffa..
Undici i francobolli di nuova emissione.
Tagli in cent di Lire | |||||||
francobolli | 0,05 | 0,20 | 0,25 | 0,50 | 1,00 | 1,25 | 2,50 |
Vittoria Alata | x | x | x | x | x | ||
Perseo | x | x | x | ||||
Teseo | x | x | x | x |
I francobolli riportano la dicitura “1943-1945 PATRIOTI VALLE BORMIDA”
Le immagini riproducono:
VITTORIA ALATA – statua bronzea di origine greca, risalente al III° secolo A.C., ritrovata a Brescia nel 1826 durante gli scavi archeologici del “Capitolium” – identificata come simbolo politico e patriottico – conservata nel museo di Santa Giulia a Brescia.
PERSEO – leggendario eroe greco a cui si attribuisce l’uccisione della Medusa: scultura bronzea – 1545/1554 – di Benvenuto Cellini – ubicata a Firenze nella loggia dei Lanzi in Pzza della Signoria
TESEO – leggendario Re di Atene, considerato padre della patria e della democrazia in Occidente, uccise il Minotauro: particolare del “Teseo e il Centauro” 1819 – scultura in marmo del veneziano Antonio Canova – dal 1891 custodita a Vienna.
Per quanto noto le immagini riprodotte sui francobolli di nuova emissione della Valle Bormida non si ritrovano in altre simili emissioni del periodo. Da sottolineare l’accentuazione intellettuale e letteraria con soggetti e riferimenti classici a un simbolismo derivato da opere dei grandi artisti Cellini e Canova, oltre allo straordinario reperto archeologico di Brescia. I francobolli sovrastampati si riferiscono a una serie di 7 valori , noti come “francobolli monumenti distrutti) con tagli da 5 – 20 – 25 – 30 – 50 – 75 cent e 1 lira
La sovrastampa ha tre diverse configurazioni:
CLN PATRIOTI VALLE BORMIDA 1943 – 45
PATRIOTI VALLE BORMIDA 1943 – 45
CLN PATRIOTI VALLE BORMIDA
Di alcuni francobolli di nuova emissione e in soprastampa verificati annulli dell’ufficio postale di Castellazzo Bormida in data “3 mag 45”, Sezzadio in data 11 mag 45, oltre che in Savona in data 250745 e Rivalta Bormida (data illeggibile).
(in calce ulteriori dettagli tipografici dei francobolli)
Prova della genuinità delle produzioni e della buona fede dei protagonisti sono le testimonianze anche documentali del CLN di Castelnuovo Bormida. L’idea dei francobolli nacque nell’autunno del ’44, per abolire immediatamente ogni vestigia dell’iniqua repubblica, per provvedere al rifornimento dei francobolli e per commemorare i compagni caduti. In una riunione di fine dicembre1944, acui parteciparono esponenti politici e militari della Resistenza, fu decisa la stampa.
I patrioti avevano bisogno di 90.000 lire di quei tempi. I lavori furono lenti e difficoltosi, anche per il timore di rastrellamenti e perquisizioni. Riuscirono comunque a procurarsi francobolli da sovrastampare, carta, inchiostri, gomma, torchi, clichè e perforatrici. Il lavoro proseguì nonostante il moltiplicarsi di difficoltà, pericoli, irruzioni diurne e notturne, esecuzioni sommarie e fucilazioni di tanti compagni. Un rastrellamento nazifascista a Cassine il 22 aprile 45 causò la distruzione di buona parte del materiale già pronto. Parte dei francobolli furono pure stampati in Alessandria e Torino.
In Castelnuovo i francobolli vennero realizzati con la collaborazione anche manuale di tanti castelnovesi, ivi compreso Flavio Pistarino (fratello di Geo), testimone dei fatti. Sede dei lavori la Tipografiadi Eugenio Machetta, sita in Strada Sottoaltino (ora Via Manzoni 3), che operò “clandestinamente” dal dicembre1944 aaprile 1945 per la stampa di circolari, documenti, tessere, la preparazione dei nuovi valori postali, il primo manifesto del 25 Aprile ed il primo giornale della Valle Bormida dopo il 25 Aprile 1945. (ndr già nel 1884 esiste traccia in Castelnuovo di una stamperia legatoria di libri “Macchetta Gius e F.”).
A metà aprile 45 il materiale per la Valle Bormida era pronto. Tra il 22 e il 24 aprile ’45 cominciò l’insurrezione. Tra il 25 e il 26 parte dei comuni della valle si liberò o fu liberata. In Comune a Castelnuovo Bormida, il 26 aprile alle ore 10, alla presenza degli esponenti del Comitato Locale di Liberazione Nazionale Sigg. Massa Eugenio, Pistarino Geo, Bistagnino Giuseppe, Roggero Giuseppe e Peretta Giuseppe, si insediava il nuovo Sindaco, primo della storia Repubblicana in Castelnuovo, su nomina del CLN locale, Sig. Massa Eugenio.
In pari data 26 aprile 1945 il C.L.N. di Castelnuovo Bormida, rappresentato dai Sigg Massa Eugenio (Presidente), Pistarino Geo e Bistagnino Giuseppe, dichiarava fuori corso i francobolli RSI e riconosceva solo le emissioni patriottiche. Detto decreto veniva sottoscritto nella stessa data 26 aprile da Sezzadio, il 27 da Castelspina e Castellazzo Bormida, il 2 maggio Rivalta Bormida, il 4 maggio Strevi e Caranzano e poi convalidato nel contenuto e legalizzato nelle firme in data 6 maggio dal Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale di Alessandria, a firma Maranzana G.
Con nota del 2 maggio 1945 indirizzata al CLN di Castelnuovo Bormida il Prefetto della Provincia di Alessandria esprime il suo compiacimento per la circolazione a far tempo dal 26 aprile 45 dei nuovi francobolli patriottici.
Il decreto non ebbe seguito in altri paesi della valle per il sopraggiunto veto del GMA (Governo Militare Alleato) in data 5 maggio (data da verificare)
L’uso postale dei francobolli proseguì fino al 20 maggio, è quanto conferma il Direttore dell’ufficio postale di Alessandria.
(in calce testo integrale del decreto CLN del 26 aprile 1945 e della lettera prefettizia del 2 maggio 1945)
Luigi Sassone pubblicò, nella sua rivista, la relazione di Castelnuovo Bormida, “ritenendola degna di essere posta a conoscenza dei filatelisti italiani, a conferma dell’interesse storico che hanno queste emissioni dei CLN, anche quando, dal punto di vista postale filatelico, si possa restare perplessi sulla loro opportunità e utilità”.
Permane aperta la discussione tra filatelici sulla validità postale di detti francobolli: semplificando di molto, considerato che il GMA emise le prime disposizioni in materia postale il 1 maggio 45 e il successivo veto a emissioni “locali” in data 5 maggio, si può accettare la validità delle decisioni assunte nei territori liberati nel periodo dal 26 al 30 aprile 1945?
Io reputo fermo e indiscusso il valore storico, patriottico e commemorativo delle emissioni in questione, rimandando comunque per completezza di informazione alle tante considerazioni favorevoli e contrarie che circolano nel settore filatelico e facilmente reperibili in rete.
Ai castelnovesi , grazie al lavoro e coraggio di alcuni noti volenterosi (a cui va il mio plauso e la mia ammirazione), resta il vanto di essere stati artefici, anche in questa occasione, di una significativa pagina di storia.
Altre iniziative filateliche di tale specie interessano nel periodo Parma, Ariano Polesine, Barge, Maccagno, Arona, Savona, Garbagnate Milanese, Massa Carrara, Sesto Calende, Imperia, Mantova, Alto Varesotto, Belluno, Cuvio, Piacenza, Torino, Trieste, Val D’Ossola, Val D’Aosta.
Bibliografia:
Pino Cirneco – Galleria fotografica commentata sui C.L.N.
Pino Cirneco – Studio personale sui C.L.N.
Francesco Grandinetti – Emissioni C.L.N. – analisi e considerazioni
Prof. Geo Pistarino – Archivio personale gentilmente messo a disposizione dal fratello Flavio
Comune di Castelnuovo Bormida – Archivio storico comunale
Decreto C.L.N. di Castelnuovo Bormida del 26 aprile 1945:
TERRITORIO LIBERATO DELLA VALLE BORMIDA
DECRETO
I Comitati di Liberazione Nazionale dei paesi sotto elencati,
considerato che con la caduta della cosiddetta Repubblica Sociale Italiana essi sono pubblicamente investiti di quelle piene funzioni di governo già prima esercitate clandestinamente nei limiti del possibile,
26 aprile 1945 Il C.L.N. di Castelnuovo Bormida IL PRESIDENTE Massa Eugenio Geo Pistarino Bistagnino Giuseppe 26 aprile 1945 Il C.L.N. di Sezzadio IL PRESIDENTE Cervetti Giovanni Sardi……….. ………….. 27 aprile 1945 Il C.L.N. di Castelspina Firme 27 aprile 1945 Il C.L.N. di Castellazzo Bormida Firme 2 maggio 1945 Il C.L.N. di Rivalta Bormida Firme 4 maggio 1945 Il C.L.N. di Strevi Firme 4 maggio 1945 L’incaricato per Caranzano del C.L.N. di Cassine Firma Visto si convalida il decreto dei C.L.N. sopra elencati e si legalizzano le relative firme. Alessandria, 6 maggio 1945 COMITATO PROV.LE LIBERAZIONE NAZIONALE ALESSANDRIA Firma . Gius Maranzana
tenuta presente l’opportunità che ogni contrassegno esteriore del governo nazifascista debba immediatamente scomparire,
I°) dichiarano fuori corso e privi di valore, ciascuno per il territorio di propria competenza, i francobolli emessi dalla cosiddetta Repubblica Sociale Italiana,
2°) riconoscono il valore di emissione ufficiale alle serie dei francobolli preparate clandestinamente dai Patrioti della Valle Bormida per onorare i caduti per la libertà, quali sono descritti dalla allegata dichiarazione del tipografo che ha provveduto alla loro preparazione,
3°) ordinano quindi la distribuzione di tali francobolli presso gli uffici postali dei territori di loro competenza e la loro circolazione come valori legali fino a che, con l’instaurazione del Governo Militare Alleato, non si provveda alla distribuzione di nuovi valori postali in tutto il territorio della cessata repubblica nazi-fascista.
Lettera del Prefetto:
IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA Alessandria, 2 Maggio 1945 AL COMITATO DI LIBERAZIONE DI CASTELNUOVO BORMIDA (ALESSANDRIA) Sono venuto a conoscenza che sin dal 26 Aprile corr. anno circolano in Valle Bormida francobolli patriottici preparati clandestinamente dai patrioti della VII zona durante l’occupazione nazifascista. Esprimo il mio più vivo compiacimento particolarmente a coloro che a rischio della vita hanno voluto commemorare i partigiani che con il loro sacrificio hanno contribuito alla liberazione della Valle Bormida. Firma Livio Pivano
Note tipografiche
Francobolli sovrastampati
Emessi da POSTE REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
Noti come Serie Monumenti Distrutti. Dimensioni 24 x 20 mm
Sovrastampa tipografica nei colori nero o rosso bruno o vermiglio
Con la dicitura “HOSTIUM RABIES DIRUIT” (la rabbia dei nemici distrusse)
Con la dicitura “all’armi all’armi”
All’armi all’armi | TAGLI in centesimi di Lire | ||||||||
francobolli | 0,05 | 0,20 | 0,30 | 0,75 | 1,00 | 1,25 | 2,50 | colore | |
Tamburino | x | sabbia | |||||||
Tamburino | x | rosso |
Con la dicitura “le genti a vincer nata e nella fausta sorte e nella ria”
le genti a…… | TAGLI in centesimi di Lire | ||||||||
francobolli | 0,05 | 0,20 | 0,25 | 0,50 | 1,00 | 1,25 | 2,50 | colore | |
Italia Repubblicana Fascista | x | viola |
NUOVE EMISSIONI
Dentellati, gommati (non sempre), filigrana impero (non sempre)
Su fondo sabbia. Dimensioni 50 x 32mm – foglietti di 20 esemplari