L’Alessandrino, e l’intero territorio regionale, “hanno già dato in termini ambientali“, questo è quello che hanno sottolineato i sindaci e i comitati riuniti sotto l’egida della Provincia di Alessandria che ora chiamano a raccolta i cittadini. Sabato 19 Marzo nella Chiesa del Santo Rosario si è tenuto uno dei molti incontri pubblici per informare i cittadini e portarli poi tutti in viale della Repubblica ad Alessandria sabato 6 aprile per il grande corteo che attraverserà il capoluogo fino in piazza della Libertà.
Non starò a riassumere tutto quello detto durante l’incontro, l’articolo diventerebbe troppo lungo e per molti anche noioso… In rete è comunque disponibile tutta la documentazione necessaria a chiarire la situazione.
Il “Deposito”, o se preferite la “Discarica” di rifiuti nucleari NAZIONALE deve essere costruita per preservare un futuro, su questo non ci sono dubbi; il dubbio nasce sul luogo in cui la Sogin vorrebbe costruire il suddetto Deposito. Tutti i 5 siti proposti in Piemonte, compreso il nostro, non sono adatti alla costruzione di un tale impianto anche secondo i canoni che in precedenza la Sogin si era proposta di rispettare.
L’abbondanza di falde acquifere presente nella nostra zona andrebbe preservata, nessuno crede che costruirci un deposito di scorie radioattive nel mezzo sia la soluzione per progettare un futuro migliore…
Nella foto sottostante potete vedere la zona prescelta per la costruzione del deposito nel nostro comune: una fascia che parte da Sezzadio e seguendo la via Emilia arriva persino a toccare la Cascina di Montegone
Per concludere, il 6 aprile sarà nostro dovere presentarci numerosi alla manifestazione di Alessandria, perché probabilmente sarà l’unico modo per farsi ascoltare.. Ricordo a tutti che una discarica nella nostra zona è già stata creata; vogliamo proprio diventare la discarica d’Italia?
Collegamenti per chi vuole saperne di più:
Deposito Nazionale e Parco Tecnologico Sogin