No alla discarica di Sezzadio. Si è fatto sempre più compatto il fronte contro i due progetti che trasformerebbero le due cave di Cascina Borio in altrettanti depositi di “materiali inerti e rifiuti non pericolosi”. Un giudizio che, appunto, non è condiviso da circa 20 sindaci del territorio, insieme alle associazione e i comitati spontanei, nati per dire no al Cociv (il consorzio che si occupa del Terzo Valico), e alla Riccoboni Holding. Sono proprio questi ultimi due enti che beneficerebbero delle discarica per lo smaltimento di materiali.
Questo mercoledì, però, la Sala di Palazzo Levi, ad Acqui Terme, ha ospitato alcuni primi cittadini del territorio e le varie associazioni. Tra i sindaci, oltre all’acquese Bertero, padrone di casa, anche quelli di Alice Belcolle, Bistagno, Rivalta Bormida, Cassine, Orsara, Castelnuovo Bormida. Proprio loro, la scorsa settimana, hanno firmato un documento congiunto per ribadire la loro contrarietà alla discarica, imitati anche dal loro collega di Sezzadio, Arnera, dapprima sul punto di dire sì.
A riprova delle perplessita della popolazione e della stragrande maggioranza dei sindaci coinvolti, c’è la perizia dell’Ufficio Tecnico Regionale del dottor Di Giorgio, e degli studi dei professori Zorzi e Foglino. Secondo queste verifiche, il rischio di inquinamento della falda acquifera sottostante le possibili discariche, sarebbe troppo grande. Si tratta di un serbatoio che pompa acqua per 200 mila abitanti. I cittadini e i sindaci hanno ricevuto la solidarietà dei partiti come PD, UDC e PRC.
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Citiamo anche ,dall’articolo di Alessandra Fava pubblicato su Manifestiamo, quanto segue:
Intanto i comitati contro le discariche chiedono che non sia autorizzata nessun discarica in zona: né a Cascina Borio nè a Badia 2 e neppure a Castelnuovo Bormida nelle cave di Noviglia e promettono di portare, il 22, centinaia di attivisti sotto la sede della Conferenza dei servizi, in via Galimberti, per difendere le falde acquifere che rischierebbero di essere inquinate dalle discariche.
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Infine, “per porre l’accento sulla grave situazione che si andrà determinando nella nostra Provincia se verrà attuato il piano cave della COCIV”, vi rimando al seguente comunicato rilasciato sul sito NOTAVterzovalico.info: Contro le cave – si parte da Sezzadio si arriva ad Alessandria.