ACNA 2013

La riflessione dell’Associazione Rinascita Valle Bormida: “Ma la Regione e gli Enti Locali della Valle Bormida sembrano non essersene accorti!”

L’Associazione Rinascita Valle Bormida interviene in merito alle notizie riguardanti le trattative in corso per la cessione del sito ex ACNA tra la Syndial e diversi acquirenti.
Molti sono gli aspetti oltremodo inquietanti che emergono in questi giorni, quali ad esempio l’ennesimo ritardo dei lavori di completamento della bonifica e la possibilità dell’insediamento di una centrale a carbone sul sito.
Ma di fronte a questa situazione quello che maggiormente deve preoccupare tutti i cittadini della Valle Bormida piemontese, da Saliceto fino ad Alessandria, è rappresentato dalla clamorosa assenza delle nostre istituzioni, in primis la Regione Piemonte, rispetto a un passaggio fondamentale per il futuro della nostra Valle.
I nostri rappresentanti non possono restare a guardare mentre in Liguria, e a Roma, vengono prese decisioni che possono avere gravissime ripercussioni sul nostro territorio.
Certamente non ci sentiamo affatto tranquilli quando leggiamo sui giornali, che a vigilare sul passaggio di proprietà del sito sarebbe Cengio Sviluppo, ossia una società che risulta essere partecipata dalla stessa Syndial e che, secondo la Corte dei Conti, non dovrebbe più esistere da qualche anno.
In merito al futuro del sito ex ACNA e all’enorme fardello di oltre tre milioni di metri cubi di rifiuti industriali e terre contaminate che incombe sulle popolazioni piemontesi a valle deve essere garantita la massima trasparenza!
Ci auguriamo che il perdurante silenzio del Piemonte non sia in alcun modo collegato alle trattative in corso da anni sul danno ambientale, sulle quali nulla ci è dato sapere, evidenziando per l’ennesima volta la totale mancanza della necessaria e dovuta trasparenza nei confronti della popolazione.
Non vorremmo infatti che la questione dell’indennizzo dovuto dall’ENI per il danno arrecato alla nostra valle possa essere utilizzata dalla proprietà come grimaldello per avere mano libera sul sito e disfarsi dell’obbligo di presidio dello stesso.
Ci appelliamo quindi a tutti i cittadini e a tutti quegli amministratori della Valle Bormida piemontese che veramente hanno a cuore le sorti della nostra vallata, affinché si uniscano a noi per esigere tutte le risposte che sono dovute a chi, per oltre cent’anni, ha dovuto subire la nefasta presenza dell’ACNA di Cengio.

Maurizio Manfredi – 27.03.2013
ASSOCIAZIONE RINASCITA VALLE BORMIDA

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