Grafia, accentazione e fonetica – Dialetto

Una vera e propria grafia del Dialetto Castelnovese non è mai stata codificata. Esiste un tentativo di trascrizione, per alcuni lontano dal vernacolo parlato, di alcuni modi di dire nel manoscritto di Luigi Gaioli. L’alfabeto Castelnovese è costituito da 26 lettere, 5 in più rispetto a quello italiano (â, ä, ë, j, n- e ŝ) con cui condivide la maggior parte delle caratteristiche; esiste anche il gruppo vocalico ou che è sempre tonico e si pronuncia con suono unico. La pronuncia di ogni lettera è uguale a quella italiana con le seguenti eccezioni:

â      ha un suono di a allungato e basso, (mâma, crâva).
ä      prostetico, suono contratto, semi muto (äntrè, äliâm, älvâ). Comune nel dialetto.
é      accento acuto, ha un suono di e aperto (mangé, cavé); in italiano perché.
è      accento grave, ha un suono di e chiuso (abrè, barbè); in italiano nève.
ë      ha un suono di e appena accennato, semi muto (carësa, frëgg).
c,g  in fine di parola: raddoppiate hanno suono dolce, seguite da h hanno suono duro.
ou  dittongo caratteristico del dialetto castelnovese (nouv, countia).
n-    raddoppia il suono della n (campan-a), di cui la prima contratta.
s      ha suono dolce (sapa) anche se seguita da consonanti; in italiano sera.
ŝ      ha suono sonoro (rouŝa) anche se seguita da consonanti; in italiano rosa.
s-c  pronuncia distinta delle due consonanti (s-ciop e non sciò).

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