La ferrovia Alessandria – San Giuseppe di Cairo è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collega Alessandria, in Piemonte, a San Giuseppe di Cairo, sulla Fossano – Savona. La tratta da Alessandria ad Acqui Terme fu una delle prime realizzate nell’allora Regno di Sardegna; approvata in massima dal Governo con legge 23 Luglio 1854, venne concessa con legge 14 Giugno 1856 alle case bancarie Bolmida fratelli e comp. e Barbaroux e comp. Per la costruzione di questa strada si costituì una Società anonima col capitale di 4 milioni di lire, diviso in 8000 azioni di lire 500 ciascuna. Sei mila di queste azioni sono lasciate a privati sottoscrittori. L’esercizio della strada venne assunto dal Governo al 50% del prodotto brutto.
Tale strada, della lunghezza di 33 chilometri, partendo dalla stazione della ferrovia dello stato in Alessandria, farà capo alla città di Acqui. Avrà sei stazioni, poste nei luoghi di Alessandria, Cantalupo (Km 6 da Alessandria), Gamalero (Km 13), Cassine (Km 21), Strevi (Km 27), Acqui (Km 33). La linea fu aperta all’esercizio il 3 gennaio 1858. Il completamento della ferrovia avvenne con l’obiettivo di congiungere il porto di Savona, città raggiunta nel 1868 dalla Genova – Ventimiglia, all’interno piemontese. Si vollero seguire due direttrici, verso Torino e verso Alessandria, che si sarebbero diramate all’altezza di San Giuseppe di Cairo. Esse si sarebbero connesse a ferrovie già esistenti e dirette alle due città piemontesi, rispettivamente nei pressi di Bra, connessa a sua volta alla linea Torino – Cuneo tramite la linea per Cavallermaggiore, e verso Acqui Terme.
Il 28 settembre 1874 fu aperta quindi la tratta tra Acqui Terme e San Giuseppe di Cairo.
La linea fu elettrificata in trifase nei primi decenni del XX secolo e fu l’ultima ad essere convertita all’alimentazione in continua con tensione da 3000 volt il 25 maggio 1976.
Note: sussidio di £ 153.000 al comune di Castelnuovo Bormida per la costruzione della strada d’accesso alla stazione di Cassine – Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici – 1906