Discariche, presidio No Tav

Un partecipato presidio di una cinquantina di persone ha atteso l’esito della conferenza dei servizi del 22 gennaio in Alessandria che doveva decidere sulle discariche di Sezzadio. Presenti le associazioni e i comitati locali contro le discariche e il terzo valico accompagnati dal solito spropositato dispositivo di sicurezza.

All’interno degli uffici della provincia la conferenza è stata rinviata su richiesta degli stessi tecnici della provincia in quanto non ci sarebbero prove certe della nocività o meno di una discarica nella zona in oggetto, che come sappiamo presenta il rischio di inquinamento della falda acquifera.
La ditta che ha presentato il progetto, la Riccoboni, avrà dunque altri 60 giorni per produrre nuove perizie e soddisfare le richieste dei tecnici della commissione. La provincia però ha già dichiarato che l’opera non è di pubblica utilità, rimandando al Comune di Sezzadio la responsabilità di esprimere un parere di fronte ai suoi cittadini.

Oltre alla Riccoboni, in sala erano presenti anche tecnici del Cociv, che sono interessati allo stesso sito per farne una discarica di smarino per il Terzo Valico. Hanno partecipato come uditori e non sono intervenuti.

La palla dunque ritorna ai tecnici, i tempi si allungano aumentando le incertezze, sia per la Riccoboni che evidentemente sperava in una rapida approvazione, sia per le associazioni e i 22 comuni firmatari di un appello contro la discarica. Se ne riparlerà tra due mesi.

Articolo tratto da notavterzovalico.info

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