L’avevamo lasciata così l’Amiu: “un’azienda che può essere dichiarata fallita”secondo la sentenza della Corte di Appello di Torino della fine del mese di novembre. Quello che mancava era la nomina del Tribunale di Alessandria dei curatori fallimentari: nella giornata di ieri i due curatori, nominati, hanno incontrato in azienda i liquidatori di Amiu e un rappresentante dell’amministrazione comunale nella figura dell’assessore Marica Barrera. Si tratta di due professionisti di Torino che hanno competenza in materia di azioni fallimentari: si tratta dell’avvocato Marcone e del dottore commercialista Leonardo Marta, che aveva curato l’azione fallimentare di Arenaways. Il dottor Marta nella giornata di ieri ha incontrato nella sede dell’azienda di raccolta rifiuti di Alessandria i liquidatori che hanno gestito il caso “Amiu” fino ad oggi e che gli hanno fatto un po’ di cronistoria dell’azienda e delle problematicità. Insomma un presa di conoscenza della situazione, con la raccolta di faldoni e di documentazione per iniziare a mettere mano alla vicenda.
Anche perché la sentenza ha dichiarato la fallibilità dell”azienda ma con “l‘esercizio provvisorio in atto”, che può avere la durata di un anno, ma che potrebbe durare anche meno. Quello che è certo – come spiega l’assessore Barrera – è la garanzia che dà ai lavoratori in primis, ma anche alla città questo mantenimento dell’esercizio provvisorio, che poi in concreto significa il proseguimento del servizio, ritenuto indispensabile. Il tempo ora servirà per creare da parte dei curatori un “planning” che dovrà poi essere presentato al Tribunale. Intanto a rimanere una certezza – a detta dell’amministrazione comunale – è “l’impegno già preso in passato anche di fronte al Prefetto di Alessandria, del Comune a coprire tutte le spese da ora in avanti, con la Tia/Tares”. “Non solo quelle relative agli stipendi – ha spiegato Marica Barrera – ma anche quelle che dipenderanno dall’analisi dei curatori fallimentari, quindi di possibili – se necessarie – consulenze, ma anche di contratti di leasing,ecc….”. Infatti ora nelle mani dei due professionisti di Torino finiscono “debiti e crediti dell’azienda”…oltre al futuro dell’Amiu stessa.
Anche perché la sentenza ha dichiarato la fallibilità dell”azienda ma con “l‘esercizio provvisorio in atto”, che può avere la durata di un anno, ma che potrebbe durare anche meno. Quello che è certo – come spiega l’assessore Barrera – è la garanzia che dà ai lavoratori in primis, ma anche alla città questo mantenimento dell’esercizio provvisorio, che poi in concreto significa il proseguimento del servizio, ritenuto indispensabile. Il tempo ora servirà per creare da parte dei curatori un “planning” che dovrà poi essere presentato al Tribunale. Intanto a rimanere una certezza – a detta dell’amministrazione comunale – è “l’impegno già preso in passato anche di fronte al Prefetto di Alessandria, del Comune a coprire tutte le spese da ora in avanti, con la Tia/Tares”. “Non solo quelle relative agli stipendi – ha spiegato Marica Barrera – ma anche quelle che dipenderanno dall’analisi dei curatori fallimentari, quindi di possibili – se necessarie – consulenze, ma anche di contratti di leasing,ecc….”. Infatti ora nelle mani dei due professionisti di Torino finiscono “debiti e crediti dell’azienda”…oltre al futuro dell’Amiu stessa.
Articolo del 24/12/2013 tratto da alessandrianews.it