Anche perché la sentenza ha dichiarato la fallibilità dell”azienda ma con “l‘esercizio provvisorio in atto”, che può avere la durata di un anno, ma che potrebbe durare anche meno. Quello che è certo – come spiega l’assessore Barrera – è la garanzia che dà ai lavoratori in primis, ma anche alla città questo mantenimento dell’esercizio provvisorio, che poi in concreto significa il proseguimento del servizio, ritenuto indispensabile. Il tempo ora servirà per creare da parte dei curatori un “planning” che dovrà poi essere presentato al Tribunale. Intanto a rimanere una certezza – a detta dell’amministrazione comunale – è “l’impegno già preso in passato anche di fronte al Prefetto di Alessandria, del Comune a coprire tutte le spese da ora in avanti, con la Tia/Tares”. “Non solo quelle relative agli stipendi – ha spiegato Marica Barrera – ma anche quelle che dipenderanno dall’analisi dei curatori fallimentari, quindi di possibili – se necessarie – consulenze, ma anche di contratti di leasing,ecc….”. Infatti ora nelle mani dei due professionisti di Torino finiscono “debiti e crediti dell’azienda”…oltre al futuro dell’Amiu stessa.
Articolo del 24/12/2013 tratto da alessandrianews.it