Il Bandito del Rio Salso, film risalente al 1966, rappresenta un passato remoto però a noi tanto vicino. Le immagini di questo film ricordano un’epoca castelnovese allegra, scanzonata ma sana, ormai purtroppo conclusa. Il gruppo che lo produsse si riuniva nella barberia del compianto amico Lino Massa, luogo dove nacque l’idea di girare queste dilettantesche scene con un filo conduttore girate poco alla volta, alla domenica con costumi raffazzonati in qualche modo. L’operatore è Giuseppe Ferraris. Il film, recuperato con una paziente opera di restauro, è stato riversato prima su cassetta e successivamente digitalizzato. La colonna sonora originale purtroppo ora risulta opaca. Alcuni dei principali personaggi sono ormai scomparsi, ed è a loro che l’autore dedica questo film.
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Il fascino del brivido ha colpito anche il regista alessandrino, Lucio Laugelli, che ha deciso di raccontare i luoghi misteriosi della Liguria e del Piemonte in una serie chiamata “L’ultima casa a sinistra”.
Una delle ultime iniziative in ordine di tempo è stata la costruzione della Comunità alloggio per anziani.
Non è tutt’oro quel che luccica è il secondo lungometraggio della serie, dopo il Bandito del Rio Salso, girato dalla compagnia dei buontemponi. Datato 1967
Il cortometraggio è stato girato tra l’aprile 1970 e il gennaio 1971 su pellicola 8mm.