Chiesetta dell’Assunta

In fondo al cortiletto del Castello, verso la Bormida, è ubicata la Chiesetta dell’Assunta.

Per antica usanza essa veniva aperta al pubblico ogni anno nel giorno dell’Assunta e in tale occasione vi si celebrava la messa solenne: consuetudine rispettata, a memoria dello scrivente, almeno sino ai primi anni 60 del secolo scorso con larga partecipazione ed  entusiasmo dei Castelnovesi.

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foto scattate nel 1979 in occasione di un sopralluogo finalizzato al rilascio di permesso a lavori di manutenzione 

Dalle poche foto d’archivio disponibili, riferite alla Chiesetta in disuso,  rammento l’ingresso in fondo al cortile interno che parte dal Torrione, un palco a sinistra (con accesso diretto dal palazzo settecentesco, forse riservato ai marchesi o alle suore) sormontante un confessionale e altre due nicchie, l’Altare posto in fondo a destra dell’entrata, alcune panche con inginocchiatoio tra il confessionale e l’Altare. La memoria mi suggerisce ancora una statua dell’Assunta sopra o a lato dell’Altare.

La costruzione dovrebbe per certo risalire al XVIII° secolo, nell’intervallo temporale tra la costruzione della nuova ala settecentesca del Castello e le vicende storiche attinenti la dominazione francese del territorio.

loggionec.jpgIn seguito all’insediamento Napoleonico e alla conseguente soppressione degli ordini religiosi, monaci e suore dovettero abbandonare i loro conventi. Nel 1802 vennero a rifugiarsi nella parte vecchia del castello 15 suore, sei delle quali sorelle del Marchese Evasio Luigi. (La madre loro, Cristina Ferrari Fassati detta “La Marchesana”, rimase vedova nel 1764 del Marchese Domenico Francesco, al quale diede ben 16 figli). In quel periodo venne murata la loggia ad archi prospiciente la strada che dal borgo volge verso nord/ovest (attuale strada per Cassine) onde coprire la presenza delle monache allo sguardo di passanti e milizie francesi. La loggia  in tempi successivi fu ripristinata nella sua attuale estetica.

Si stabilì così nel castello una piccola comunità religiosa che durò fino al cessare della dominazione francese (1814).

Le religiose utilizzavano la Chiesetta dell’Assunta, già esistente o attrezzata per la necessità, per le loro celebrazioni ecclesiastiche.  Dal manoscritto del Maestro Luigi Gaioli (da cui sono tratte le note citate più sopra) leggiamo altresì che: ” ogni giorno i nostri cittadini udivano la campanella  invitante le suore alle pratiche religiose”.

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